tag:blogger.com,1999:blog-1931029840784554092024-03-08T18:23:29.120+01:00Accademia Omiopatica 1844La più antica Accademia Omeopatica d’Europa è anche la più nuova:
un laboratorio interdisciplinare di rifondazione permanente dell’Omeopatia.Unknownnoreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-56923430889842711722015-03-12T20:47:00.002+01:002015-03-12T20:47:15.710+01:00L'IPPOCASTANO DI VILLA MAGNISI<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-bidi-font-weight: normal;">ovvero</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> </b></div>
<div class="MsoNormal">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Abbiamo piantato un albero e lo coltiviamo</b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Un recente decreto assessoriale (10.2014) fornisce
finalmente alla Regione Sicilia la possibilità di normare ufficialmente la
competenza in Medicina Omeopatica. Ma la storia del lavoro degli omeopati
siciliani per il riconoscimento dell’Omeopatia ha radici lontane. </div>
<div class="MsoNormal">
La storia inizia nel Regno delle Due Sicilie, ad opera degli
ufficiali medici che cominciarono segretamente a curare i pazienti con la Nuova Medicina del
dr. Hahnemann. Negli anni trenta dell’800 essi si incontravano regolarmente e,
nel 1844, ottennero dal sovrano (che già si curava con questa Medicina)
l’autorizzazione a riunirsi in corpo accademico, cioè ad insegnare la loro
competenza. La Regia
Accademia Omiopatica Palermitana fu il primo Istituto di
insegnamento omeopatico d’Europa, ed il secondo del mondo (visto che Hering
–comunque membro della Accademia Palermitana- aveva l’anno prima iniziato le
sue lezioni ufficiali a Filadelfia). </div>
<div class="MsoNormal">
La storia di quegli anni vede la capillare opera di
diffusione dell’Omeopatia in Sicilia da parte di Benoit Mure, poi iniziatore
dell’Omeopatia in Brasile (dove –per inciso- essa è attualmente una normale Medicina Specialistica), la stampa di due giornali omeopatici a
Palermo, ed un regio decreto di equiparazione della Medicina Omeopatica con
quella universitaria che l’Accademia ufficiale riuscì comunque a bloccare prima
che divenisse esecutivo. In quegli anni, a Palermo funzionava anche un
ambulatorio omeopatico con annessa farmacia per la cura degli indigenti, nel
palazzo del principe di San Lorenzo, in via del Bosco; proprio nello stesso
posto dove Garibaldi, entrando nella città insorta, volle il suo ospedale da
campo. </div>
<div class="MsoNormal">
Il neo nato Regno d’Italia centralizzò a Torino l’Omeopatia,
ma ne avviò la progressiva disgregazione in Sicilia e poi anche nel resto della
penisola. Le ultime attestazioni delle attività dell’Accademia Palermitana non
vanno oltre gli anni del primo conflitto mondiale. </div>
<div class="MsoNormal">
Nel secolo scorso, mentre la pratica dell’Omeopatia si era intanto
già diffusa in tutte le nazioni del mondo, in Sicilia riprese soltanto
all’inizio degli anni settanta ed primi corsi di insegnamento con una qualche
ufficialità iniziarono qualche anno dopo, a Palermo nel 1985 presso l’aula di
Farmacologia dell’Università. </div>
<div class="MsoNormal">
I medici siciliani che rifondarono l’Accademia (1992) si
presero il compito di continuare un percorso storico. </div>
<div class="MsoNormal">
Il cammino della nuova “Accademia Omiopatica Palermitana -1844” inizia esattamente
con la rivendicazione della competenza nell’insegnamento, che negli anni a
venire coinvolgerà tutti i medici omeopati siciliani, gli Ordini professionali
dell’isola e successivamente tutta la comunità omeopatica italiana attraverso
la redazione di un Programma Nazionale di Insegnamento secondo standard
europei, il confronto con le Istituzioni ministeriali e parlamentari, e la
nascita della Società Italiana di Medicina Omeopatica, prima società
scientifica italiana di una Medicina Non Convenzionale. </div>
<div class="MsoNormal">
Ancora, dai medici omeopati dell’Accademia siciliana sono
venuti i contenuti e l’energia per il riconoscimento dell’Omeopatia e delle
altre MNC da parte della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Terni,
2002) e le iniziative per la difesa scientifica e professionale della Branca,
come il processo penale per diffamazione contro Piero Angela (Catania,
2000-2004). </div>
<div class="MsoNormal">
Un corpo accademico cura anche la rifondazione permanente
della sua competenza. Abbiamo ripristinato pertanto l’Omeopatia come Scienza
aperta agli sviluppi della Scienza e della Medicina attuali. Il che vuol dire
che, da un punto di vista teorico, abbiamo partecipato di saperi fondamentali, attraverso gruppi di studio internazionali multidisciplinari:
Pensiero Sistemico, Teorie della Complessità, Epistemologia,
Neurofenomenologia, Medicine Tradizionali, studi sulla Coscienza. Da un punto di vista pratico, abbiamo introdotto nei nostri programmi di formazione: Fisica
Quantistica, Fisico-Chimica delle soluzioni acquose, Epigenetica, Neuroscienze
e Scienze Cognitive. </div>
<div class="MsoNormal">
Il contesto scientifico attuale assegna all’Omeopatia un
ruolo caratteristico e talvolta cruciale in sede non solo clinica, ma anche nell’ambito
della ricerca scientifica, ecologico e sociale. Con diverse Branche vi è uno
scambio reciproco di conoscenze. In molti punti è ormai possibile presentare i
dati clinici raccolti dai medici omeopati negli ultimi duecento anni in una
forma scientifica<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a> multidisciplinare. La didattica
omeopatica ha acquisito un linguaggio comprensibile dalla comunità scientifica
più avanzata.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></div>
<div class="MsoNormal">
Negli ultimi trent’anni abbiamo insegnato la Medicina Omeopatica
in corsi di formazione post-laurea a medici, veterinari e farmacisti, talvolta
in sede universitaria ma, più comunemente, nei nostri ambulatori e nelle nostre
Scuole private. Nei prossimi anni sarà adesso possibile che tale insegnamento
venga normato ufficialmente e riconosciuto per legge. Ci abbiamo sempre
contato. Per questo motivo, quasi vent’anni fa abbiamo piantato un albero di
ippocastano –un “albero dell’Omeopatia”- nel giardino di villa Magnisi, quando
questa splendida sede venne acquistata dall’Ordine dei Medici di Palermo. Lo
piantarono insieme i medici dell’Accademia, gli omeopati italiani ed il
Presidente dell’Ordine. </div>
<div class="MsoNormal">
Perché un ippocastano? Aesculus Hippocastanus è un rimedio
della Farmacognosia omeopatica, ma anche di quella fitoterapica, antroposofica
e persino uno dei fiori di Bach (queste ultime due farmacognosie, tributarie
comunque di quella omeopatica); il che simboleggia non solo l’Omeopatia ma ogni
Medicina portatrice di un più ampio significato umano. C’è un altro motivo: una
scommessa. </div>
<div class="MsoNormal">
L’ippocastano è un albero che sicuramente attecchisce in
Sicilia, ma non è facile che fiorisca. È una scommessa, la piena fioritura,
come per l’Omeopatia. L’albero di villa Magnisi, da qualche anno, ha preso a fare
i suoi grandi fiori bianchi e, probabilmente, si tratta della fioritura
documentata più a sud d’Europa, almeno a livello del mare. Bene sin qui,
pertanto. Adesso, continuando a coltivare l'albero, aspettiamo i frutti.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-26036451439224715942011-12-11T13:19:00.003+01:002015-03-13T20:41:40.362+01:00Dopo il CongressoUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-28197951978862577582011-07-05T20:48:00.003+02:002011-07-05T20:53:56.691+02:00Terza riunione del "gruppo Capra" - Bozza Preparatoria<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-size: 16pt;">Gruppo Capra</span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-size: 16pt;">3° Riunione Nazionale a Verona,</span></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">Scuola di Medicina Omeopatica, vicolo dietro SS Apostoli</div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br />
</div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-size: 16pt;">Sabato 30 Luglio 2011, </span>ore 10-18</div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br />
</div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">Ordine del Giorno / Programma <u>BOZZA PREPARATORIA</u></div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br />
</div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br />
</div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><br />
</div><div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-size: 16pt;">Condivisioni di Gruppo</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><i>Chairman:</i> Pomposelli + i Chairman del Convegno</b></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><i>Argomenti preordinati (e durata prevedibile):</i></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">- Link dei partecipanti al Gruppo con il gruppo dei docenti del Master all’Università di Bologna (5’)</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">- Aggiornamenti sull’organizzazione del Convegno (20’)</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">- “La lettura delle malattie croniche cambia radicalmente le concezioni ordinarie sui miasmi”. / <i>Benedetti – D’Arpa (interattivo e domande)</i> / (1 ora)</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">- “Sulla descrizione della procedura clinica in Omeopatia: un esempio di procedura personale in un caso reale” / <i>D’Arpa – Pomposelli (interattivo e domande)</i> / (40’)</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">- “Il modello di malattia e “forza vitale” di H. nell’Organon,VI. / </div><div class="MsoNormal"><i>Fagone – D’Arpa (interattivo e domande)</i> / (40’-1h)</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">- “Neurofenomenologia” / <i>chi vuole</i> / (20’)</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"> - “Cosa sono le strutture dissipative e perché interessano l’Omeopatia” (20’) / </div><div class="MsoNormal"><i>Cannarozzo, Burigana, Trionfi, o chi vuole</i></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">- Omeopatia ed Emergenze / Epidemia di colibacillosi e competenza omeopatica / Re-Proving di Colibacillinum (VR, 2011) / <i>Pomposelli (20’)</i></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><i>Interventi estemporanei.</i></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><i>Conclusioni operative.</i><br />
<br />
<br />
<i>LA PRESENTE AD USO DEGLI ISCRITTI AL GRUPPO / INVIARE ULTERIORI INSERIMENTI a: omiopa@ti.it </i></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-31239952235994424912011-05-19T15:24:00.000+02:002011-05-19T15:24:03.409+02:00Seconda riunione del "gruppo Capra"La seconda riunione nazionale del gruppo si è tenuta il 14.5.2011, presso la Scuola di Omeopatia di Verona.<br />
La partecipazione al gruppo che sta preparando il Congresso ed il workshop con Fritjof Capra (VR, dal 24.ottobre 2011) è aperta a tutti i medici omeopati e ricercatori interessati ai rapporti tra Omeopatia e Scienze della Complessità / Paradigma Sistemico. Di seguito una nota generale emersa nella riunione.<br />
<br />
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</div><div class="MsoNormal"><i>Appare oggi chiaro che il fondamento teorico dell’Omeopatia, la definizione delle sue procedure- modelli-protocolli, e la loro “spiegazione scientifica” potranno essere ridefiniti correttamente<span> </span>nell’ambito del Paradigma sistemico.</i></div><div class="MsoNormal"><i>L’Omeopatia ha interesse a riformulare i suoi dati e la sua vastissima esperienza empirica nel nuovo linguaggio emergente nelle Scienze ed in modo condivisibile con esse.</i></div><div class="MsoNormal"><i>L’Omeopatia ha inoltre interesse a favorire la compenetrazione dei saperi fra gli esperti nelle varie Branche delle Scienze Naturali ed Umanistiche perché si determinino vaste condivisioni interdisciplinari.</i></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><i>Il Congresso di Verona (24-26 Ottobre 2011) ed il workshop che si terrà nei quattro giorni a seguire, daranno la possibilità ai medici omeopati di lavorare insieme ad esperti in diverse Discipline e sotto la coordinazione del prof. Fritjof Capra, per fare il punto sui dati disponibili in Medicina e sviluppare linee di ricerca originali.</i></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><i>“Gruppo Capra”, presso Scuola Omeopatica di Verona, 14.5.2011</i></div><div class="MsoNormal"><i>Benedetti, Cannarozzo, Diani, D’Arpa, Fagone, Gasparini, Marino, Mazzi, Pansera, Pomposelli, Tonelli, Trionfi, (+ 51)</i></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-70933015878428025842011-03-11T20:41:00.000+01:002011-03-11T20:41:40.054+01:00"Omeopatia, Medicina della Complessità dell'Uomo e del vivente" Convegno a Verona, ottobre 2011 con Fritjof Capra<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><img src="http://img2.blogblog.com/img/video_object.png" style="background-color: #b2b2b2; " class="BLOGGER-object-element tr_noresize tr_placeholder" id="ieooui" data-original-id="ieooui" /> <style>
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<div class="MsoNormal">Le scienze della Complessità son definite tali poiché condividono un’identica prospettiva scientifica d’approccio alla realtà, nella quale ogni fenomeno locale è strutturalmente inserito (e pertanto costantemente interagente) nel più vasto ambito complessivo di cui fa parte. </div><div class="MsoNormal">Le aree scientifiche in cui un tale Pensiero Sistemico si sviluppa sono ancora, tuttavia, abbastanza settoriali, poiché ogni area elabora sue proprie e specifiche conoscenze. </div><div class="MsoNormal">Vi sono interazioni tra tali diverse conoscenze, ma pochi ambiti in cui una reale integrazione tra di esse può rivelarsi pienamente feconda.</div><div class="MsoNormal">L’Omeopatia è sicuramente uno di tali ambiti. </div><div class="MsoNormal">Un ambito di Sapere privilegiato in grado di favorire fortemente l’interdisciplinarietà nel Sapere Sistemico.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">L’effetto biologico dell’acqua informata e del medicinale omeopatico offrono un modello per studiare l’interazione tra il livello di regolazione biofisico dell’organismo e la sua fenomenologia funzionale. </div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">I modelli (“complessi”, ante litteram) adoperati in Omeopatia - riguardanti forza vitale, malattia e guarigione- forniscono un fondamento clinico corroborato ad una nuova formulazione modellistica molto accurata che integra:</div><div class="MsoNormal">il livello genetico e la regolazione epigenetica, </div><div class="MsoNormal">i livelli di organizzazione pnei, </div><div class="MsoNormal">il livello neurologico cellulare e neurofenomenologico,</div><div class="MsoNormal">i livelli di specificità ed irripetibilità individuale studiati nelle scienze cognitive e nelle psicologie del profondo, </div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Non è soltanto un fatto di integrare la multidisciplinarietà, ma anche di indicare nuovi ambiti unitari agli studi sulla Complessità in Medicina.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Se partiamo dal paradigma delle strutture dissipative, includiamo in esso lo studio di ogni forma vivente e persino di ogni livello di organizzazione fisico-chimico (anche non vivente). Che ruolo gioca a questo livello la regolazione biofisica?</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Se partiamo dall’imprinting dell’acqua, lo troviamo connesso alla regolazione epigenetica ed alla regolazione biofisica complessiva dell’organismo, la quale è correlata con l’organizzazione pnei e neurologica. Scopriamo una relazione biunivoca tra struttura e mente, e tra vita e coscienza. L’Omeopatia opera in uno spazio<span> </span>che contempla <i>proceduralmente</i> tale costante interazione. È possibile trarne dei modelli sperimentali?</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Se partiamo dalla biologia molecolare, lo stato attuale di punta degli studi epigenetici riconosce gli aspetti fondamentali della sua modulazione ambientale. In tali aspetti di modulazione, restano tuttavia poco studiate le variabili (fondamentali) dovute all’ambiente a) biofisico dell’organismo e b) mentale/interelazionale. I primi aspetti consentirebbero di connettere l’epigenetica alla biofisica ed alla chimico-fisica dell’acqua. I secondi aspetti potrebbero connetterla alla psicologia dello sviluppo ed alle funzioni psicologiche e cognitive (cfr. ad esempio Lipton).</div><div class="MsoNormal">Tuttavia sono ancora pochi i ricercatori che hanno sviluppato modelli sistemici per inserire la regolazione epigenetica nel più vasto contesto sistemico dell’organismo di cui fa parte (relazioni biofisiche, con la pnei, con le neuroscienze, con la psicologia). L’Omeopatia è una piattaforma di sapere clinico che consente questo genere di studi.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">I primi interventi di Fritjof Capra sulla Medicina e sull’Omeopatia (Verona, 28-29.5.2010) hanno aperto questioni importanti, su cui l’Autore ritornerà nel Convegno di ottobre.</div><div class="MsoNormal">La forza vitale in che modo corrisponde al metabolismo inteso in termini sistemici? Una tale identificazione in che modo è riduttiva ? (cioè: in riferimento alle conoscenze acquisite dall’Omeopatia negli ultimi duecento anni, quali aspetti pragmatici della forza vitale restano ancora fuori da una tale definizione?) </div><div class="MsoNormal">L’azione necessariamente complementare sull’individuo della Biomedicina da un lato e della psicoterapia e body-work dall’altro, si riferiscono ancora ad un modello cartesiano. L’Omeopatia propone un modello psicosomatico più radicale, basato sulla <i>embodied mind.</i> È possibile definire in termini sistemici un tale modello?</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">In preparazione al Convegno, alcune decine di medici omeopati di ogni parte d'Italia stanno lavorando per ampliare e precisare questo genere di prospettive di studio. All'evento sono attesi alcuni tra i più rappresentativi esperti in ognuna delle aree sopracitate, con cui i medici omeopati presenti lavoreranno per alcuni giorni in workshop.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">CD</div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-24286545177386546322011-02-13T19:46:00.000+01:002011-02-13T19:46:26.940+01:00Prima riunione del “gruppo Capra”.<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
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</div><div class="MsoNormal"><b>Venerdì 4 marzo, ore 15,30-19</b></div><div class="MsoNormal"><b>Scuola di Medicina Omeopatica di Verona<br />
</b>Vicolo Dietro Santi Apostoli, 2 – 37121 Verona </div><div class="MsoNormal">tel 0458030926 – fax 0458026695 cell. 329 4744580 email: info@omeopatia.org <a href="http://www.omeopatia.org/">www.omeopatia.org</a></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">L’incontro è organizzato per i medici omeopati partecipanti al “gruppo Capra”, e docenti ed allievi della Scuola di Verona.</div><div class="MsoNormal">L’invito è calorosamente aperto a tutti i medici omeopati italiani, ai docenti ed agli allievi di tutte le Scuole di formazione in Medicina Omeopatica.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Saranno condivise le attuali linee di studio dei singoli Autori nel campo dei rapporti tra Omeopatia e Pensiero Sistemico e Scienze della Complessità.</div><div class="MsoNormal">Sarà presentato l’importante evento previsto per la fine di ottobre 2011, organizzato dalla Scuola di Medicina Omeopatica di Verona, che vedrà presenti alcuni fra gli studiosi italiani più significativi nell’ambito delle Scienze della Complessità.</div><div class="MsoNormal">Si cercherà di delineare un lavoro comune in vista di tale evento.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Nella stessa sede, il 5 marzo (ore 9-13) sarà presentato (Ciro D’Arpa) uno studio sull’utilizzo degli algoritmi nelle procedure cliniche omeopatiche.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Ulteriori eventuali specifiche degli argomenti all’ordine del giorno saranno pubblicati in aggiunta al presente invito. I colleghi che volessero proporre argomenti e/o brevi interventi preordinati, sono pregati di comunicarli in tempo utile per una loro comunicazione preventiva all’indirizzo della Scuola o a <a href="mailto:omiopa@tin.it">omiopa@tin.it</a>.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">In attesa di incontrarci, affettuosamente,</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Raffaella Pomposelli</div><div class="MsoNormal">Ciro D’Arpa</div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-55872354941384068882010-12-03T22:07:00.002+01:002010-12-03T22:07:49.463+01:00Ciro 1<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style>
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</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Tre cose.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Primo. In riferimento al futuro prossimo, è in corso un cambio di paradigma nelle scienze ed una nuova scienza emergente comprenderà la precedente. L’omeopatia è molto a suo agio in questo cambio.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Secondo. Per il presente, gli omeopati possono trovare scenari congeniali da percorrere. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Per me, un buon inizio sarà dato dalla ridefinizione delle procedure omeopatiche in termini sistemici.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">I tre primi passi pratici (Verona, 5.3.2011) saranno: 1) l’algoritmo della Procedura Clinica Omeopatica Classica, 2) l’algoritmo della valutazione/riprescrizione in corso di Trattamento Anti-Psorico (Hahnemann, Le Malattie Croniche), 3) un foglio di istruzioni per educare i pazienti alla procedura di cura.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Terza, infine, la logica aperta in cui inquadro il secondo punto.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">A mio avviso, l’importante dell’omeopatia è disporre di uno strumento con cui entrare (non nella storia, ma) nel meccanismo di coscienza presente del fenomeno osservato.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Attraverso lo strumento della prescrizione omeopatica abbiamo un acceleratore di flusso di ciò che osserviamo.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">La storia a cui il paziente è agganciato, è apparente. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">In realtà il sistema pulsa in uno spazio di varianti.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Noi possiamo liberare agganci, aumentando i gradi di libertà del sistema.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Noi inoltre, come sistema osservante, sganciato dalla storia del paziente, nell’osservare proiettiamo il nostro campo nello spazio di varianti possibili. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Non è un campo neutro, è un campo curativo.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">L’osservazione omeopatica è al centro dell’universo; come ogni altro evento, naturalmente, ma con cognizione di causa.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Lo stesso è stato sostenuto dagli psicanalisti (“il setting è il centro di tutto”), ma la nostra attenzione, ripeto, non è sul significato dei contenuti personali, ma sui meccanismi senso-motori (sui quali operiamo neurofenomenologicamente).</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Lo stesso è sostenuto nell’ipotesi dell’unità del campo della coscienza (Laszlo, ad esempio) e in fisica quantistica (“l’osservatore determina l’osservato”).</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">In quanto omeopati, conosciamo rimedi. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Come immagini? Contano relativamente le immagini, di molti rimedi conosciamo il “nome”. Come dissero i maghi medievali, chi conosce il nome completo di una cosa può comandarle e lei ubbidisce.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Così come gli agopuntori conoscono il nome dei punti del corpo, gli osteopati i nomi delle fasce, i musicisti gli accordi ed i karateki i katà. Nulla di strano pertanto.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Il rimedio, nelle nostre mani, - come ricordava Raffaella- è anche uno strumento conoscitivo, di emersione e di condivisione. Effettua ricollegamenti.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">In realtà mi accorgo di aver detto le stesse cose che ha detto Raffaella, con parole diverse.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Un caso di sincronicità?</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Analogamente, nel parlare di queste cose, - di Omeopatia e Scienze della Complessità- noi vogliamo suscitare una rete cognitiva, operativa.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Ed esplorare le varianti che emergono nello spazio delle possibilità.</span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-76629227901632451632010-11-04T21:52:00.005+01:002010-11-12T21:20:48.364+01:00in evidenza<a href="http://www.dottcirodarpa.it/conferenze_e_seminari/scheda.php?id=30">neurofenomenologia</a><br />
<a href="http://www.dottcirodarpa.it/medici/index.php?per=2010&la=1&SID">articoli selezionati sulle scienze della complessità</a><br />
<a href="http://www.dottcirodarpa.it/conferenze_e_seminari/scheda.php?id=32">in che sensosi può parlare di una psico-somatica omeopatica?</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-27616068155071893952010-10-15T16:58:00.001+02:002010-10-15T16:58:26.052+02:00Raffaella 1<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" LatentStyleCount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><img src="http://www.blogger.comhttp://img2.blogblog.com/img/video_object.png" style="background-color: #b2b2b2; " class="BLOGGER-object-element tr_noresize tr_placeholder" id="ieooui" data-original-id="ieooui" /> <style>
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<div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><br />
</span></div><div class="MsoNormal"><b><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Domanda: “In riferimento al lavoro in corso nel Gruppo Capra, secondo te, quali sono le cose che <span> </span>a noi davvero interessano ?”</span></b></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;"><b>Risponde Raffaella Pomposelli (direttrice della Scuola di Medicina Omeopatica di Verona) </b></span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Riguardare e riflettere su </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">che cosa prendere del modo di curare attraverso il paradigma omeopatico; </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">leggerlo in linguaggio attuale </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">ed esaltarne l'essenzialità</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">1 - Il Metodo Omeopatico è spiegabile, trasferibile osservabile, percepibile <u>attraverso i nostri sensi</u> e <u>attraverso i sensi del paziente</u> perchè si fonda sull'osservazione.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">(l'evidenza è che nonostante l'alta definizione non ha pressochè bisogno di alcuna altra cultura di tecnica della medicina perfino per la prognosi; ed è un metodo "democratico" poichè mette insieme i due saperi, uno della competenza medica, l'altro della sofferenza del paziente).</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">2 - I sintomi che rappresentano il filo conduttore del discorso che il paziente ci fa quando chiede la nostra consulenza, sono gli stessi che ascoltiamo dal discorso che ci riporta il prover quando sperimenta una sostanza diluita e dinamizzata. Perciò sia il filo conduttore che i sintomi, sono speculari reciprocamente.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">3 - La qualità della peculiarità e caratteristicità è <u>l' osservazione stabile</u>, <u>certa</u> che ci conduce a scegliere i sintomi del paziente e i sintomi del rimedio da somministrare. </span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">4 - La reazione al rimedio somministrato è l'unica osservazione che siamo tenuti a cogliere, insieme alla direzione che il disordine dell'energia vitale prende, per capire che cosa stiamo realmente curando e in quale direzione stiamo andando.</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">5 - Questo metodo coniuga l'unicità del paziente nel suo modo di vivere e di soffrire con la Legge Generale di Guarigione, che si muove dall'interno all'esterno e dall'alto verso il basso....</span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">I sintomi non agiscono per conto loro, devono essere <u>attivati.</u> </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Essi vengono attivati e disattivati in risposta a determinati segnali: nell'uomo sano attraverso il proving, nell'uomo malato con l'alterazione della forza vitale. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">I sintomi caratteristici e peculiari di quel rimedio, sono stabili e costanti <u>sempre.</u> </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">L' uomo produce quei determinati sintomi caratteristici e peculiari <u>per un periodo</u> quando c'è un'alterazione della sua energia vitale. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Se partiamo da una concezione della vita per la quale l'attività di auto-organizzazione del vivente non ha significato comprensibile senza la cognizione e la consapevolezza di ciò che sta avvenendo dentro di sè, possiamo dedurre che i sintomi nel malato sono l'opportunità di portare alla coscienza la sofferenza che ha alterato in quel momento, in quel paziente, la sua energia vitale e che il rimedio è in grado di sanare perchè <u>sintomi del paziente e sintomi del rimedio si riconoscono </u> </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Insieme avviano una serie di reazioni e di sistemi di feed-back (es: aggravamento dei sintomi presenti, ritorno dei vecchi sintomi) che hanno come scopo fortificare e rendere meno vulnerabile l'energia vitale a quel determinato stimolo.</span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Un altro sistema di feed-back è <u>la direzione del disordine</u>: nella guarigione non può che essere sempre e comunque <u>centrifuga</u>; <u>deve essere percepita dal paziente</u> e osservata dal terapeuta, così come <u>l'alterazione dell'energia vitale è centripeta </u> e anch'essa deve essere percepita dal paziente e osservata dal terapeuta. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Il rimedio è lo strumento conoscitivo: il processo di cura che attiva il processo cognitivo e conduce alla consapevolezza della sofferenza, è innestato dalla reazione alla somministrazione del rimedio più coerente, più simile. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Nelle malattie acute, il fenomeno è facilmente osservabile; nelle malattie croniche i sintomi della persona e del rimedio sono solo parzialmante coerenti pertanto ciò che guida il paziente e il medico, è l'osservazione della direzione del disordine e delle sue eventuali complicazioni perchè entrano in gioco le predisposizioni ereditarie, la loro penetranza, la vita emotiva, sessuale e sociale nonchè l'ambiente in cui il paziente vive. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Le variabili aumentano e con esse la complessità sia della comprensione della sofferenza,sia della cura. </span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Per esempio nel Parkinson o nel Diabete o nell'Artrite Reumatoide Deformante o nel Morbo di Basedow, avviene che il paziente non sa più collegare i motivi che nel tempo si sono moltiplicati e intrecciati che hanno portato la sua patologia ad essere cronica e perciò più complessa da comprendere e da curare. </span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Queste sono le osservazioni che mi piacerebbe confrontare con la Teoria della Complessità. </span></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Arial; font-size: 10pt;">Un abbraccio, Raffaella Pomposelli</span></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-25227599192858188302010-10-14T23:11:00.003+02:002010-11-26T19:43:04.445+01:00Gruppo di Neurofenomenologia Medica + Psicologia Complessa (nome provvisorio)Maurizio Canarozzo (Trieste), ha organizzato un nuovo gruppo linkato col Gruppo Capra. Ne fanno parte anche Luca Biasci (Pisa), Ciro D'Arpa e Vincenzo Sbacchi (entrambi di Palermo), Federico Allegri (Verona), Fabio Burigana (Trieste).<br />
Medici con competenza esperta in Omeopatia + Psichiatria/Psicosterpia. <br />
Qui la bozza in discussione sul nome del gruppo ed il programma di massima:<br />
<a href="http://www.dottcirodarpa.it/conferenze_e_seminari/scheda.php?id=32">http://www.dottcirodarpa.it/conferenze_e_seminari/scheda.php?id=32</a>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-193102984078455409.post-67105568612396441282010-10-07T20:27:00.009+02:002010-11-13T09:48:08.355+01:00BENVENUTOProviamo a lavorare su questa interfaccia dove ci troviamo (consiglio di annotare il nome o salvarlo in "preferiti"): www.accademiaomiopatica.blogspot.com/ <br />
<div style="color: red;">A destra c'è il Bollettino degli Eventi Consigliati ed altro. </div><div style="color: red;">Le news compaiono volta per volta su post con data come questo che state leggendo.</div><br />
La prima notizia è la costituzione di un gruppo di studio informale a Palermo per lo studio de "Le Malattie Croniche" di Hahnemann (Giorgio Ciaccio, Ciro D'Arpa, Vincenzo Sbacchi). Invito a leggere sul sito www.cirodarpa.it <span style="color: red;">[il link è qui a destra un pò in basso] </span>in LABORATORIO DI EPISTEMOLOGIA TRADIZIONALE, le prime tre parti di una presentazione dell'Opera. Ovvero clicca <a href="http://www.dottcirodarpa.it/medici/index.php?per=2010&la=1&SID">QUI</a><br />
<br />
Eventuali commenti-domande-obiezioni-ecc. al testo suddetto possono esere postate come commento al presente <span style="color: red;"><u>[</u> qui sotto al centro]</span>.<br />
<br />
Se qualche collega omeopata fosse interessato a lavorare sull'argomento, possiamo linkarlo di persona e/o in e-mail.<br />
<br />
Nei commenti al presente messaggio potete postare - molto gradito- anche qualsiasi altro genere di commenti vi pare.<br />
<br />
<br />
Affettuosamente,<br />
Ciro D'ArpaUnknownnoreply@blogger.com1