venerdì 11 marzo 2011

"Omeopatia, Medicina della Complessità dell'Uomo e del vivente" Convegno a Verona, ottobre 2011 con Fritjof Capra


Le scienze della Complessità son definite tali poiché condividono un’identica prospettiva scientifica d’approccio alla realtà, nella quale ogni fenomeno locale è strutturalmente inserito (e pertanto costantemente interagente) nel più vasto ambito complessivo di cui fa parte.
Le aree scientifiche in cui un tale Pensiero Sistemico si sviluppa sono ancora, tuttavia, abbastanza settoriali, poiché ogni area elabora sue proprie e specifiche conoscenze.
Vi sono interazioni tra tali diverse conoscenze, ma pochi ambiti in cui una reale integrazione tra di esse può rivelarsi pienamente feconda.
L’Omeopatia è sicuramente uno di tali ambiti.
Un ambito di Sapere privilegiato in grado di favorire fortemente l’interdisciplinarietà nel Sapere Sistemico.

L’effetto biologico dell’acqua informata e del medicinale omeopatico offrono un modello per studiare l’interazione tra il livello di regolazione biofisico dell’organismo e la sua fenomenologia funzionale.

I modelli (“complessi”, ante litteram) adoperati in Omeopatia - riguardanti forza vitale, malattia e guarigione- forniscono un fondamento clinico corroborato ad una nuova formulazione modellistica molto accurata che integra:
il livello genetico e la regolazione epigenetica,
i livelli di organizzazione pnei,
il livello neurologico cellulare e neurofenomenologico,
i livelli di specificità ed irripetibilità individuale studiati nelle scienze cognitive e nelle psicologie del profondo,

Non è soltanto un fatto di integrare la multidisciplinarietà, ma anche di indicare nuovi ambiti unitari agli studi sulla Complessità in Medicina.

Se partiamo dal paradigma delle strutture dissipative, includiamo in esso lo studio di ogni forma vivente e persino di ogni livello di organizzazione fisico-chimico (anche non vivente). Che ruolo gioca a questo livello la regolazione biofisica?

Se partiamo dall’imprinting dell’acqua, lo troviamo connesso alla regolazione epigenetica ed alla regolazione biofisica complessiva dell’organismo, la quale è correlata con l’organizzazione pnei e neurologica. Scopriamo una relazione biunivoca tra struttura e mente, e tra vita e coscienza. L’Omeopatia opera in uno spazio  che contempla proceduralmente tale costante interazione. È possibile trarne dei modelli sperimentali?

Se partiamo dalla biologia molecolare, lo stato attuale di punta degli studi epigenetici riconosce gli aspetti fondamentali della sua modulazione ambientale. In tali aspetti di modulazione, restano tuttavia poco studiate le variabili (fondamentali) dovute all’ambiente a) biofisico dell’organismo e b) mentale/interelazionale. I primi aspetti consentirebbero di connettere l’epigenetica alla biofisica ed alla chimico-fisica dell’acqua. I secondi aspetti potrebbero connetterla alla psicologia dello sviluppo ed alle funzioni psicologiche e cognitive (cfr. ad esempio Lipton).
Tuttavia sono ancora pochi i ricercatori che hanno sviluppato modelli sistemici per inserire la regolazione epigenetica nel più vasto contesto sistemico dell’organismo di cui fa parte (relazioni biofisiche, con la pnei, con le neuroscienze, con la psicologia). L’Omeopatia è una piattaforma di sapere clinico che consente questo genere di studi.

I primi interventi di Fritjof Capra sulla Medicina e sull’Omeopatia (Verona, 28-29.5.2010) hanno aperto questioni importanti, su cui l’Autore ritornerà nel Convegno di ottobre.
La forza vitale in che modo corrisponde al metabolismo inteso in termini sistemici? Una tale identificazione in che modo è riduttiva ? (cioè: in riferimento alle conoscenze acquisite dall’Omeopatia negli ultimi duecento anni, quali aspetti pragmatici della forza vitale restano ancora fuori da una tale definizione?)
L’azione necessariamente complementare sull’individuo della Biomedicina da un lato e della psicoterapia e body-work dall’altro, si riferiscono ancora ad un modello cartesiano. L’Omeopatia propone un modello psicosomatico più radicale, basato sulla embodied mind. È possibile definire in termini sistemici un tale modello?

In preparazione al Convegno, alcune decine di medici omeopati di ogni parte d'Italia stanno lavorando per ampliare e precisare questo genere di prospettive di studio.  All'evento sono attesi alcuni tra i più rappresentativi esperti in ognuna delle aree sopracitate, con cui i medici omeopati presenti lavoreranno per alcuni giorni in workshop.

CD

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